Biografìa:
Claudio Perina è un pittore italiano, nato in Veneto e che ha effettuato gli studi artistici a Verona. Espone un po’ ovunque in Europa e conta numerosi collezionisti nel mondo. Le sue tele, dai colori caldi e dolci, schierano su piani decrescenti , villa indolenti, case illanguidite, in atmosfere vaporose di fine estate. I rossi, i gialli, gli aranci, uniti alla dolcezza dei verdi bronzo, abbrustoliti di sole, illuminati di bianchi crudi, si ordinano secondo un disegno molto preciso, raffinato, elegante, attento al particolare, ma da dove particolare è assente. L’olio usato in trasparenza e in velature sovrapposte, alla maniera di un acquerello, da la profondità e la sensazione di misterioso torpore dove sono immersi i suoi paesaggi, sorti come da un sogno, in luci di fine pomeriggio in piena estate. Le sue città e i suoi paesi, le sue vecchie dimore palladiane, doviziose e addormentate, si distendono all’infinito sotto cieli infiammati di dolcezza, rutilanza immobile e calma dove neppure un soffio di vento viene a turbare l’armonia delle vecchie pietre e degli alberi secolari che le incastrano nella loro vegetazione e nella loro ombra. Là, regna la dolcezza, la serenità, la calma e la bellezza.
Claudio Perina è un pittore italiano, nato in Veneto e che ha effettuato gli studi artistici a Verona. Espone un po’ ovunque in Europa e conta numerosi collezionisti nel mondo. Le sue tele, dai colori caldi e dolci, schierano su piani decrescenti , villa indolenti, case illanguidite, in atmosfere vaporose di fine estate. I rossi, i gialli, gli aranci, uniti alla dolcezza dei verdi bronzo, abbrustoliti di sole, illuminati di bianchi crudi, si ordinano secondo un disegno molto preciso, raffinato, elegante, attento al particolare, ma da dove particolare è assente. L’olio usato in trasparenza e in velature sovrapposte, alla maniera di un acquerello, da la profondità e la sensazione di misterioso torpore dove sono immersi i suoi paesaggi, sorti come da un sogno, in luci di fine pomeriggio in piena estate. Le sue città e i suoi paesi, le sue vecchie dimore palladiane, doviziose e addormentate, si distendono all’infinito sotto cieli infiammati di dolcezza, rutilanza immobile e calma dove neppure un soffio di vento viene a turbare l’armonia delle vecchie pietre e degli alberi secolari che le incastrano nella loro vegetazione e nella loro ombra. Là, regna la dolcezza, la serenità, la calma e la bellezza.
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